“SKY DOLL #4 – SUDRA” DI BARBUCCI & CANEPA: LA RECENSIONE

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All things come to those who wait.
(Violet Fane)

La gestazione è stata più lunga del previsto (dieci anni!), ma la pazienza dei lettori è stata ripagata: Sky Doll –  Sudra, il quarto capitolo della famosissima serie di Alessandro Barbucci e Barbara Canepa, è finalmente venuto alla luce. Pubblicato in Italia da Bao Publishing, il volume ha formato e copertina identici all’originale francese, edito da Soleil.

Magia della narrazione, è passato solo un anno da quando i nostri eroi sono fuggiti dalla stazione televisiva orbitale di Frida Decibel per poi sbarcare su Sudra. Noto come pianeta-circo, Sudra deve il suo soprannome alla mescolanza di razze, culture e religioni che lo animano, la quale nel corso dei secoli ha generato un pantheon senza uguali nell’intero cosmo conosciuto. È qui che Noa, Roy, Jahu, Cleopatra e l’aquariana Yhala vivono nascosti.
All’insaputa di Roy, però, talvolta Noa sfrutta gli strani poteri di cui è dotata per compiere prodigi davanti alle folle adoranti. Nonostante sia scappata da suo “padre” il Miracolatore e abbia cercato di costruirsi una nuova vita, la ragazza non può fare a meno di interrogarsi sul suo misterioso passato e sull’oscuro legame che la unisce alla scomparsa ex-papessa Agape. Quando Noa capisce che ci sono cose dalle quali è impossibile fuggire, l’esistenza dei protagonisti viene nuovamente sconvolta e nulla potrà più essere come prima.

9782302042759_p_2-www-imagesplitter-net-2Come nei precedenti capitoli di Sky Doll, l’ambientazione della storia è studiata nei minimi particolari. La città è brulicante di vita, colorata e pittoresca. Con la sua estetica ispirata a quella della cultura indiana, le diverse etnie che lo popolano, le mille divinità vecchie e nuove che coesistono in un culto dalle infinite sfaccettature, Sudra è il perfetto contraltare di Papathea, dominato dalla religione monoteista di stampo cattolico che costituisce di fatto una dittatura.
Ma dietro quest’aspetto affascinante si nasconde un’amara verità: l’esistenza degli individui si regge su un severo sistema di caste che causa enormi disparità sociali, e la povertà affligge gran parte della popolazione. Non a caso, Sudra è il termine che indica il quarto ceto del meccanismo gerarchico in India: appena un gradino sopra agli “intoccabili” Dalit, i Sudra sono subordinati agli altri tre gruppi e costituiscono la classe servile, addetta ai lavori pesanti. Come nei mondi già esplorati in passato, dunque, le religione è una facciata che nasconde ipocrisie, illusioni e miserie molto umane.

Altro tratto distintivo dell’opera è rappresentato dai disegni: in tutto questo tempo lo stile di Barbucci si è evoluto, raffinandosi pur mantenendo la sua inconfondibile impronta morbida (anche se il lato “cartoonesco” è ormai decisamente smorzato rispetto a prima, in questa consolidata maturità artistica). Stesso discorso per i colori di Canepa, ora più tenui ma sempre incredibili, con le sfumature del rosa e del blu costantemente predominanti sulle altre. Il risultato è un inedito connubio di sensuale ed etereo, la perfetta resa grafica di due concetti dicotomici fondamentali nel fumetto: carnalità e spiritualità. Una particolare cura è riservata al character design, da sempre punto forte del duo artistico.
Il grande formato francese valorizza appieno le tavole, rendendo le poche pagine del capitolo un’esperienza totalmente immersiva.

È necessario fare un piccolo appunto: la trama di Sky Doll, in sé, non è particolarmente originale. Tuttavia, nello scorso decennio, la serie è stata portatrice di un’innovazione sconvolgente: l’ibridazione di influenze europee, giapponesi e americane, oltre alla suggestioni provenienti dal mondo cinematografico (è impossibile leggere i capitoli precedenti senza pensare a film come Blade Runner o A.I. – Intelligenza artificiale), hanno reso l’opera un’icona nel panorama fumettistico mondiale. Il tassello di Sudra si inserisce armonicamente in questo ricco mosaico, ma rivela verità già intuite nel capitolo precedente. Si alzano così le aspettative per il quinto volume, quello decisivo per la conclusione della vicenda.

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Per volontà degli stessi autori, gli ultimi due volumi di Sky Doll saranno pubblicati in formato diverso rispetto a quello di Decade, l’omnibus edito da Bao Publishing che comprende tutti i capitoli precedenti (più alcuni contenuti extra). In seguito, la casa editrice ripubblicherà nella stessa nuova veste i singoli volumi della serie, per un totale di cinque. Ciò ha inevitabilmente fatto storcere il naso ai fan che hanno già acquistato Decade, poiché Bao ha dichiarato che non è previsto per i nuovi capitoli un volume unico delle stesse dimensioni. Che si decida di ricominciare daccapo la raccolta o di frammentare la collezione, tuttavia, è impossibile rinunciare a leggere il seguito di Sy Doll, specie dopo un’attesa così lunga.