SANDMAN OVERTURE #4 (GAIMAN, WILLIAMS III, STEWART)

SO - cop. internaNel quarto numero di Sandman Overture a Sogno è permesso entrare nella Città delle Stelle, dove parla all’astro impazzito che minaccia l’esistenza dell’universo. Le vicende narrate richiamano Casa di Bambola, ma la serie non cessa di indagare nel passato degli Eterni.
Tempo fa Morfeo dovette rimediare a un suo errore sacrificando migliaia di vite, rifiutandosi però di uccidere la stella, come avrebbe dovuto fare. Ora è impotente e disorientato davanti alla follia della creatura, che plasma il luogo in cui si trova generando il caos. Un diverso turbamento coglie Sogno al cospetto di suo padre Tempo: tale rapporto è atipico, data la loro natura di entità eterne e superiori.

Il comparto grafico è all’altezza dei testi di Neil Gaiman: le tavole di J.H. Williams III, maestose e quasi opulente, si accordano al tono onirico del racconto. Benché il disegnatore sperimenti soluzioni grafiche sempre più audaci, trascendendo la narrazione fumettistica tradizionale, i dialoghi scorrono fluidi. Meritano di essere menzionate, fra tutte, le sequenze in cui Sogno discorre con suo padre. Ispirandosi all’estetica pop di Peter Max, Williams realizza un netto contrasto con le altre scene dell’albo, rendendo l’idea del “non luogo” dove si svolge la conversazione. L’uso dei colori psichedelici di Dave Stewart, grazie alla brillantezza piatta, conferisce alle immagini un effetto da vetrata istoriata. Un tocco ben inserito in una serie ricca di tecniche tanto eterogenee quanto ben armonizzate tra loro.

[Articolo pubblicato su Lo Spazio Bianco il 8/08/2015]

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