“SECONDS”, DI BRYAN LEE O’MALLEY: LA RECENSIONE


“Ho provato un senso di vertigine, come non facessi altro che precipitare da un mondo all’altro e in ognuno arrivassi poco dopo che la fine del mondo era avvenuta.”

– Italo Calvino, Se una notte d’inverno un viaggiatore
[citazione all’inizio del libro]

Nel corso della vita ciascuno di noi – chi più chi meno – deve prendere una lunga serie di decisioni. Scelte più o meno banali che ci si presentano quotidianamente e che, a volte, hanno il potere di cambiare l’intero corso della nostra esistenza.

Ogni scelta però implica una rinuncia, così (troppo) spesso finiamo per rimpiangere la strada che NON abbiamo preso: perché ho comprato questi scomodissimi stivali anziché quel bel cappotto blu che c’era in vetrina? E se mi fossi deciso ad attaccare bottone con quella ragazza carina che vedevo tutte le mattine sull’autobus? Avrei fatto meglio a seguire la mia vera vocazione da addestratore di delfini anziché adattarmi a un noioso lavoro d’ufficio?
Diciamoci la verità: tutti noi abbiamo desiderato una seconda occasione per rimediare agli errori commessi, qualche volta.

Katie ha 29 anni ed è una chef. Ha diretto a lungo la cucina di Seconds, il miglior ristorante della città, ma ha sempre desiderato aprire un locale tutto suo. Così assieme al suo socio Arthur ha scelto di ristrutturare un edificio fatiscente e abbandonato da anni situato al 22 di Lucknow Street, sulla sponda opposta del fiume. A Katie sembra un posto perfetto, con un che di magico, e ha idee molto precise su come trasformarlo nel ristorante dei suoi sogni. Per questo motivo è stata irremovibile nella sua scelta.

Le cose però non vanno esattamente come previsto. Dopo anni di lavori, al posto dell’elegante salone affollato e pieno di luce che Katie ha sempre immaginato, non vi sono altro che operai indaffarati e polvere. Le modifiche da fare non finiscono mai, sembrano anzi aumentare ogni giorno che passa, e ovviamente questo comporta non solo molto stress ma anche grosse spese. Se alle preoccupazioni e alla mancanza di soldi aggiungi un ex fidanzato che ti ha spezzato il cuore, si ottiene la ricetta ideale per un disastro. Katie ha la sensazione che ogni cosa le sfugga tra le mani.

Tutto cambia inaspettatamente quando Katie s’imbatte in Lis, lo nello “spirito della casa” di Seconds (dove la ragazza vive, avendo ricavato un piccolo appartamento nella soffitta del ristorante). Infatti l’essere soprannaturale le indica un insolito sistema per “correggere” i propri errori facendo sì che non siano mai avvenuti e, di conseguenza, ritoccare le circostanze nel modo più favorevole.

A Katie inizialmente sembra la soluzione ideale, così comincia a fare una correzione dopo l’altra; incurante degli avvertimenti di Lis non fa che modificare la realtà a suo piacimento, talvolta anche per assecondare qualche capriccio. Ben presto, però, scoprirà che la soluzione che sembra più facile non è quasi mai quella giusta…

Seconds di Bryan Lee O’Malley è una storia avvincente, surreale e un po’ fiabesca. Il “papà” di Scott Pilgrim è tornato con uno stile accattivante, divertente e al tempo stesso più maturo. I disegni sono piuttosto gradevoli; ben azzeccata la collaborazione con il colorista canadese Nathan Fairbairn.

La copertina italiana del fumetto, edito dalla Rizzoli Lizard, è a mio parere più bella di quella originale. Il formato compatto assomiglia a quello di un libro, l’edizione è ben curata. Da non sottovalutare anche il fatto che il prezzo di listino (17 euro) è leggermente sotto la media.

Nel complesso, un lavoro originale e ben fatto. La lettura è certamente consigliata.

2 Risposte a ““SECONDS”, DI BRYAN LEE O’MALLEY: LA RECENSIONE”

  1. un fumetto che avevo messo in fondo alla lista avendo visto alcune tavole e basta….che dire dopo aver letto questa recensione è sicuramente salito di MOLTI posti 😀 lo prenderò sicuramente al prossimo “spesone” mensile

    1. Sono sempre felice, ogni volta che spingo qualcuno ad “adottare” un fumetto nuovo 😀
      Scherzi a parte, buono spesone e facci sapere come va. Leggerei volentieri la tua
      opinione in proposito (e se ti andrà di indicarci qualche altro titolo intrigante della tua
      razzia fumettistica, tanto meglio)!

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