CONTRONATURA #2 (MIRKA ANDOLFO)

Leslie è in pericolo: braccata da una losca organizzazione, rimasta sola dopo l’assassinio dei suoi amici, viene salvata da un lupo bianco uguale a quello che sconvolge i suoi sogni. Nel secondo numero della miniserie di Mirka Andolfo, intitolato La caccia, la maialina affronta problemi peggiori. L’Albino, finora quiescente, si è risvegliato e prende sempre più il controllo su di lei; Leslie deve sfuggire ai suoi inseguitori, ma non si fida dei suoi alleati.

Le gag che stemperavano l’atmosfera nel primo volume scompaiono, lasciando posto al dramma, e il contrasto tra distopia e fantasy si fa marcato. Nel complesso il volume risulta deludente: superata la novità del mondo zoomorfo sottomesso a una dittatura subdola, i colpi di scena sono poco originali e le dinamiche già viste, specie nei rapporti fra Leslie, Khal e la sua amica Saya. In più la brevità del fumetto impedisce alla storia di avanzare significativamente.
Belli i disegni dettagliati – soprattutto i personaggi, privilegiati rispetto agli sfondi – e adatti al racconto malgrado il tratto cartoon, anche grazie ai colori scuri. La tendenza dell’Andolfo a raffigurare donne sensuali è gradevole, ma a tratti forzata: se nelle scene oniriche la nudità ha un ruolo rituale, il fatto che nel resto del tempo Leslie sia strizzata in abiti succinti è un po’ ridicolo.
Il finale desta perplessità e vi sono ancora questioni in sospeso. Forse il terzo volume potrà risollevare una storia dagli spunti interessanti ma per ora non totalmente sfruttati.

[Articolo pubblicato su Lo Spazio Bianco il 22/12/2017]